Ad oggi, ben il 25% dei Comuni molisani, per un totale di 34 Comuni , aderisce al Progetto SIBaTer -Supporto Istituzionale all’attuazione della Banca delle Terre, il progetto gestito da ANCI-IFEL finanziato dal Programma complementare al PON Governance 2014-2020, che fornisce supporto ai Comuni del Mezzogiorno per il censimento e la valorizzazione dei terreni abbandonati e/o incolti disponibili sul territorio comunale.
Grazie al contributo di sensibilizzazione del GAL Molise verso il 2000 di Campobasso, ed il GAL Alto Molise di Agnone, parteciperanno al Progetto i Comuni di:
- Baranello,
- Busso,
- Campolieto,
- Castropignano,
- Civitacampomarano,
- Fossalto,
- Jelsi,
- Mirabello Sannitico,
- Molise,
- Montefalcone nel Sannio, Riccia,
- Ripalimosani,
- Roccamandolfi,
- Spinete,
- Tufara,
- Vinchiaturo,
- Agnone,
- Belmonte del Sannio,
- Capracotta,
- Carovilli,
- Castel del Giudice,
- Castelverrino,
- Chiauci,
- Civitanova del Sannio,
- Forlì del Sannio,
- Pescolanciano,
- Pescopennataro,
- Pietrabbondante,
- Poggio Sannita,
- Rionero Sannitico,
- Roccasicura,
- San Pietro Avellana,
- Sant’Angelo del Pesco,
- Vastogirardi.
Anche gli altri due GAL Molisani, il GAL Molise Rurale e il GAL InnovaPlus, hanno manifestato interesse a contribuire al Progetto, con azioni di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei Comuni soci del GAL. I Comuni del Molise che hanno deciso di intraprendere il percorso progettuale di ANCI- IFEL prevedono di recuperare e mettere a sistema per la valorizzazione, aree protette inutilizzate, patrimoni boschivi, terreni agricoli di consistente estensione ad oggi abbandonati e/o inutilizzati che si trovano in aree a forte vocazione di sviluppo.
L’incontro con la realtà territoriale molisana, ha restituito l’immagine di un tessuto sociale ed amministrativo vitale, pronto a mettersi in gioco e a misurarsi con le sfide del futuro. In un momento storico connotato da fragilità economica e sociale, e forte spopolamento dei territori, i Comuni molisani hanno deciso di voler essere in prima linea per dare un risalto a quello che fino ad oggi è sempre sembrato un handicap, il distanziamento naturale che le piccole comunità locali vivono da sempre, ma che in seguito alla pandemia si è rivelato un valore aggiunto a tutela del benessere e della salute dei cittadini molisani.
Qualsiasi amministrazione locale, che abbia colto l’importanza di questa opportunità, ha deciso di farsi padrona del proprio destino, restituendo alle aree marginali ed interne, una possibilità di riscatto, che passa attraverso l’uso nobile e sostenibile del “capitale terra”.